
Nuova prescrizione Crediti non Spettanti e Inesistenti e come sanare gli errori
Il decreto di riforma fiscale in materia di accertamento introduce significative modifiche per quanto riguarda i crediti d'imposta non spettanti e inesistenti. Queste nuove disposizioni rivoluzioneranno l'approccio all'accertamento, stabilendo tempi e modalità precise per la notifica degli atti di recupero.
A partire dal 30 aprile 2024, gli atti di recupero dei crediti d'imposta non spettanti dovranno essere notificati entro il quinto anno successivo a quello di relativo utilizzo. D'altra parte, per i crediti inesistenti, la scadenza sarà estesa all'ottavo anno successivo. È fondamentale sottolineare che l'inesistenza del credito si verifica quando manca, in tutto o in parte, il presupposto costitutivo e non è riscontrabile attraverso la liquidazione delle dichiarazioni e i controlli formali. In caso contrario, ci si trova di fronte a un credito non spettante, se manca il presupposto costitutivo.
Dal 30 aprile 2024, la riforma fiscale permetterà anche la prestazione di acquiescenza alle sanzioni mediante il pagamento di un terzo delle penalità irrogate. Tuttavia, è importante notare che il pagamento dovrà avvenire senza la possibilità di compensazione.
Inoltre, con l'abrogazione della norma, viene meno l'iscrizione a ruolo straordinaria obbligatoria per i crediti inesistenti. Questa semplificazione amministrativa ridurrà la complessità delle procedure, offrendo un quadro normativo più chiaro e snodato.
Come possiamo esserti utile?
A partire dal 30 aprile 2024, gli atti di recupero dei crediti d'imposta non spettanti dovranno essere notificati entro il quinto anno successivo a quello di relativo utilizzo. D'altra parte, per i crediti inesistenti, la scadenza sarà estesa all'ottavo anno successivo. È fondamentale sottolineare che l'inesistenza del credito si verifica quando manca, in tutto o in parte, il presupposto costitutivo e non è riscontrabile attraverso la liquidazione delle dichiarazioni e i controlli formali. In caso contrario, ci si trova di fronte a un credito non spettante, se manca il presupposto costitutivo.
Dal 30 aprile 2024, la riforma fiscale permetterà anche la prestazione di acquiescenza alle sanzioni mediante il pagamento di un terzo delle penalità irrogate. Tuttavia, è importante notare che il pagamento dovrà avvenire senza la possibilità di compensazione.
Inoltre, con l'abrogazione della norma, viene meno l'iscrizione a ruolo straordinaria obbligatoria per i crediti inesistenti. Questa semplificazione amministrativa ridurrà la complessità delle procedure, offrendo un quadro normativo più chiaro e snodato.
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