
Ottimizzazione del Cash Pooling
Il cash pooling è una pratica finanziaria utilizzata all'interno di gruppi di società, in cui la capogruppo o una società finanziaria del gruppo gestisce in modo centralizzato le disponibilità di liquidità delle varie società affiliate. In pratica, le singole società del gruppo utilizzano i propri conti correnti per effettuare pagamenti e incassi relativi alle proprie attività commerciali, mentre la società centrale, attraverso un meccanismo di pooling, raccoglie le eccedenze di liquidità e copre eventuali fabbisogni finanziari delle altre società del gruppo. Tuttavia, la sua complessità normativa ha spesso generato dubbi interpretativi e contenziosi con l'Agenzia delle Entrate.
La sentenza della Cassazione, n. 1001 del 10 gennaio 2024, offre importanti chiarimenti in merito alla struttura del cash pooling e agli aspetti legati alla libera concorrenza e all'onere della prova.
In particolare, la sentenza rigetta il ricorso dell'Amministrazione, stabilendo alcuni punti fondamentali. Prima di tutto, viene confermato che l'onere della prova sul carattere non arm's length del tasso praticato rimane a carico dell'Amministrazione. Questo implica che spetta all'Agenzia delle Entrate dimostrare eventuali irregolarità o elusioni fiscali nel contratto di cash pooling.
Un altro aspetto cruciale riguarda i tassi di interesse utilizzati nel cash pooling. La sentenza afferma che il tasso di interesse convenuto all'interno del contratto (ad esempio, Euribor - 50 Bps) non è considerato né elusivo né antieconomico, e quindi non deve essere disatteso o sostituito. Questa decisione fornisce una maggiore certezza agli operatori economici riguardo ai tassi applicabili, contribuendo a stabilizzare il quadro normativo del cash pooling.
Infine, la sentenza critica l'uso da parte dell'Amministrazione del tasso RendiStato, sostenendo che non è omogeneo né comparabile con il contratto sostanziale ricostruito dall'Agenzia delle Entrate. Questo sottolinea l'importanza di adottare tassi di riferimento adeguati e confrontabili per valutare la legittimità delle operazioni di cash pooling.
In conclusione, la sentenza della Cassazione fornisce importanti indicazioni sulla struttura e la gestione del cash pooling, confermando la sua validità come strumento finanziario e stabilendo parametri chiari per valutare la sua conformità fiscale.