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Consulenza
18 Mar 24

Dove conviene vivere da pensionati?

Iniziamo col sfatare il mito della grande fuga all'estero dei pensionati, infatti, secondo l’Inps, le pensioni pagate all’estero, per l’esattezza in 165 Paesi diversi, sono solo 317.254, ovvero il 3% del totale. Sempre secondo le stime dell'ente previdenziale a trasferirsi all'estero sono prevelentemente i genitori di giovani emigrati. Sono, dunque, pochi i pensionati italiani che decidono di trasferirsi oltre confine per motivi economici e/o di qualità della vita. In effetti trasferirsi in un paese straniero, che consenta di avere un maggiore potere di acquisto, significa troppo spesso dovere scegliere un paese sulla carta più povero dell'Italia con possibili problemi di qualità della sanità, sicurezza, instabilità politica, infrastrutture, ecc.. Ma vediamo i paesi oggi più gettonati dai pensionati italiani ed i loro relativi benefici:
  1. Grecia:
    • Aliquota fiscale del 7% concessa per 15 anni ai pensionati stranieri.
    • Clima favorevole tutto l'anno.
  2. Cipro:
    • Aliquota fiscale agevolata del 7% per i pensionati stranieri.
    • 45 trattati sulla doppia imposizione fiscale.
    • Costo della vita relativamente basso.
  3. Malta:
    • Sistema fiscale vantaggioso con un'aliquota fissa del 15% su un minimo di 7.500 euro all'anno.
    • Tuttavia, il numero di pensionati italiani che hanno scelto Malta sembra essere limitato.
  4. Marocco e Tunisia:
    • Regime fiscale favorevole con una tassazione ridotta o addirittura esenzione per i pensionati stranieri.
  5. Croazia:
    • Aliquote fiscali differenziate: 12% per pensioni fino a 2.300 euro al mese, 18% per pensioni superiori.
  6. Spagna (in particolare le Canarie):
    • Sistema fiscale con esenzioni e riduzioni, inclusa una detrazione massima per spese mediche.
    • Clima mediterraneo.
  7. Bulgaria e Romania:
    • Aliquota fiscale del 10%, a patto di avere sia la residenza fiscale che la cittadinanza.
    • Adatte a chi preferisce un clima meno caldo rispetto ai Paesi mediterranei.
  8. Albania e Slovacchia:
    • Esenzione totale per tutti i cittadini dell'Unione Europea.
Le motivazioni per la scelta di queste destinazioni includono vantaggi fiscali, clima favorevole, costi della vita più bassi e, in alcuni casi, trattamenti agevolati per i pensionati stranieri. Tuttavia, è importante notare che la situazione fiscale può cambiare nel tempo, come evidenziato dal caso del Portogallo. Infatti, secondo le analisi del governo di Lisbona, l'invasione di stranieri pensionati avrebbe causato l’aumento indiscriminato dei prezzi degli immobili, saliti del +78 fra il 2012 e il 2021 ed un aumento di spesa fiscale per i non residenti salita a 1.507,7 milioni di euro, il 18% in più. Con questi numeri è facile pensare che molti paesi, soprattutto europei o in forte sviluppo, nei prossimi anni, potrebbero cambiare le proprie politiche di favore verso i pensionati stranieri facendo svenire tutti i benefici che hanno portato alla migrazione.

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